@lealternative ho letto il vostro post su Bitcoin e anonimato ma avete escluso molte opzioni… nn mi è chiaro ma sembra che abbiate preso in considerazione solo wallet online gestiti da società regolari e non i wallet personali…
Perchè?
In quel caso le transazioni sarebbero facilmente anonime.

      • _aid_85_@mastodon.socialOP
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        8 months ago

        @skariko solo alla fine dell’articolo si menzionano i wallet “freddi” ma ci si riferisce come una cosa passata… (il podcast bitcoin italia racconta spesso le sventure degli sprovveduti che lasciano i loro bitcoin in mano ad altri)… cn una rapida occhiata su fdroid però si trovano tanti wallet NON custodial (termine più corretto rispetto a “cold”) odierni. Poi si parla del cambio indirizzo wallet cm di una furbata quando invece i wallet normali lo fanno in automatico ad ogni transazione…

        • _aid_85_@mastodon.socialOP
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          8 months ago

          @skariko ho sentito vari esperti di sicurezza informatica parlare della deanomizzazione delle transazioni bitcoin ma nessuno mi ha fatto capire come e speravo di scoprirlo in questo articolo. Salvo usi scorretti (custodial che chiedono documenti e/o wallet a indirizzo bloccato) mi sarebbe piaciuto capire i meccanismi di tracciatura. Poi si menziona Monero e si dice che è più anonimo. Usando entrambi (anche se poco) ero curioso di capire il perchè di questa differenza.

          • _aid_85_@mastodon.socialOP
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            8 months ago

            @skariko Se ricevo bitcoin sul mio wallet (e posso anche ricevrli in cambio di donazioni, lavoro, deposito contanti da alcuni atm in europa. nn solo bonifici o cc) poi li posso cedere a terzi per qualsiasi motivo. La mia identità non è conosciuta ne in ingresso ne in uscita. Si può recuperare IP della prima transazione e della seconda. Ma l’IP potrebbe essere condiviso. E poi di N transazioni non si sa se appartengono tutte allo stesso portafoglio. O sbaglio?

      • skariko@feddit.itM
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        Italiano
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        8 months ago

        ok! L’articolo in questione è di @calamarim@mastodon.uno, non sono certo che legga questa comunità e questa discussione quindi lo taggo ma ti suggerisco anche di scrivergli su Mastodon eventualmente per i tuoi dubbi!

            • Marco A. L. Calamari@mastodon.uno
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              8 months ago

              @_aid_85_ @skariko Credimi sulla parola. Chi fa lavori investigativi è più furbo di chi pensa di essere anonimo cambiando IP. I dati della blockchain, e ce ne sono tanti, si incrociano con quelli dei provider, delle reti GSM, delle altre indagini e soprattutto dei wallet già identificati. Gli indirizzi BTC si riaggregano in wallet. Googla un pò in giro per renderti conto di quanti strumenti online già ci sono. Comunque non esiste solo BTC, ma ad esempio anche XMR.

              • _aid_85_@mastodon.socialOP
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                8 months ago

                @calamarim @skariko quindi rischiamo una patrimoniale su bitcoin di cui possiamo negare il possesso a seguito di furto?
                Capisco che si possa ricostruire molto dalla blockchaine ma non capisco quali prove oggettive possa avere un inquirente sul mio wallet che…
                …potrebbe anche essere cartaceo in una cassaforte o (per assurdo) nel mio cervello e bon ;-)

                • Marco A. L. Calamari@mastodon.uno
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                  8 months ago

                  @_aid_85_ @skariko Non credo tu abbia mai avuto un accertamento dell’AdE. Basta una ragionevole presunzione. La prova serve in un contenzioso e presso il TAR.
                  Detto questo, continui a ritenerti più furbo di chi lavora tutto il giorno per rompere l’anonimato. I BTC li avrai pur fatti entrare nel wallet, e li dovrai far uscire, no? O scambiare con qualcuno. Tutti questi step sono tracciabili. E tutto in una rete di relazioni (la blockchain) completamente pubblica.