«C’è un tema di appropriazione culturale, non si capisce perché, non io, ma attori di questo livello», ha detto Favino, facendo riferimento ai colleghi di Adagio Toni Servillo, Adriano Giannini e Valerio Mastandrea, «non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie, a cominciare dall’accento esotico. Se un cubano non può fare un messicano perché un americano può fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi».